15 Giugno 2018
Affitti, ecco l’andamento in questi ultimi dieci anni
Se molti italiani hanno una casa di proprietà, una buona parte ricorre all’affitto. Ma qual è stato l’andamento dei canoni in Italia. L’Ufficio studi del gruppo Tecnocasa ha analizzato il fenomeno. Ed ecco cosa è successo in questi ultimi dieci anni.
- Nel 2008 i canoni di locazione hanno registrato un ribasso generalizzato; si tratta dell’anno in cui la stretta creditizia inizia a rallentare il mercato delle transazioni immobiliari, determinando un aumento di domanda di immobili in affitto. Nonostante questo i canoni diminuiscono, perché c’è ancora tanta offerta sul mercato e perché i proprietari sono propensi a ribassarli.
- Nel 2009 si conferma il calo degli affitti. E prosegue una tendenza già riscontrata nel 2008: i potenziali inquilini sono sempre più attenti alla qualità dell’immobile da affittare, prediligendo quelli in buono stato e quelli ben arredati. Questo grazie anche all’abbondante offerta immobiliare presente sul mercato.
- Nel 2010 in alcune grandi città l’aumento della domanda si fa sentire. I prezzi così si stabilizzano. I proprietari delle abitazioni diventano selettivi nella scelta dell’inquilino, temono eventuali morosità. Siamo in piena crisi. Questa tendenza continuerà anche nel 2011 e nel 2012.
- Nel 2013 i canoni di locazione si abbassano ancora di più, diminuendo del 4%. Le motivazioni sono l’aumento dell’offerta, la minor disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti e la volontà dei proprietari di andare incontro agli inquilini che possono dare garanzie di pagamento, ribassando i canoni. Aumenta la rigidità da parte dei proprietari ad affittare l’immobile che vogliono sempre più garanzie.
- Nel 2014 i canoni di locazione sono ancora in discesa. Soprattutto per via della maggior offerta sul mercato di immobili in affitto. Il secondo semestre vede un lieve rialzo dei canoni di locazione in alcune aree delle grandi città. La maggioranza di coloro che cerca casa in affitto lo fa per trovare l’abitazione principale, insieme a chi si trasferisce per lavoro e per motivi di studio. Il contratto più praticato è quello a canone libero, ma aumenta l’appeal del contratto a canone concordato grazie anche alla cedolare secca agevolata. In alcune città come Verona e Bologna prevale sulle altre tipologie contrattuali.
- Nel 2015 i canoni di locazione nelle grandi città hanno segnato una diminuzione dello 0,8% per i monolocali, dello 0,5% per i bilocali ed un aumento dello 0,3% per i trilocali. Non si riscontrano importanti cambiamenti rispetto all’anno precedente se non un lieve aumento dei canoni di locazione nel secondo semestre del 2015. Importante invece sottolineare anche per questo anno un incremento del ricorso al canone concordato (20,3% dei contratti stipulati attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa).
- Nel 2016 i canoni di locazione delle grandi città sono in aumento: +0,8% per i monolocali, +1,2% per i bilocali e +1,2% per i trilocali. Segnali positivi dovuti ad una diminuzione dell’offerta immobiliare e ad una migliore qualità della stessa. Quello che è cambiato col tempo è l’utilizzo del canone concordato che, a livello nazionale, si è attestato intorno al 27,2% (era del 20,3% nel secondo semestre del 2015).
- Nel 2017 i canoni di locazione delle grandi città sono in aumento: +3,6% per i monolocali, +3,0 per i bilocali e +2,7% per i trilocali. Tra le motivazioni la riduzione dell’offerta sul mercato e la migliore qualità della stessa. Abbastanza invariata, nell’anno, la distribuzione della motivazione della ricerca della casa in affitto: il 56,8% cerca la casa principale, il 37,2% lo fa per motivi legati al lavoro e il 6,0% per motivi legati allo studio. In lieve aumento la componente lavorativa e in ribasso la percentuale di chi ricerca la casa in affitto per scelta abitativa. Una conseguenza di quanto detto è la crescita del contratto a canone transitorio che passa da 13,7% del 2016 a 16,9% nel 2017. Anche il canone concordato è in aumento portandosi a 27,3%.
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