08 Novembre 2017
Un milione di italiani non paga la bolletta telefonica, ecco cosa succede
Secondo l’analisi di Facile.it il 5% degli intestatari di un contratto di telefonia fissa o Adsl non paga la bolletta, vale a dire circa un milione di italiani. Il dato, emerso dalla valutazione di oltre 30mila contratti telefonici analizzati dal comparatore nel corso del 2017. Ma cosa succede quando un cliente è moroso?
- Un ritardo sul pagamento di una fattura telefonica non rappresenta di solito un problema, ma comunque il cliente dovrà corrispondere quanto dovuto maggiorato dagli interessi di mora.
- Se continua a non pagare, la persona può però finire in una black list della compagnia telefonica. “Questo accade a seguito del mancato pagamento di alcune bollette e se, nonostante i solleciti, continuasse a non saldare quanto dovuto», spiega Andrea Bordigone, responsabile della business unit telefonia di Facile.it.
- Se colui che è nella “black list” dell’operatore telefonico volesse stipulare in futuro un nuovo contratto, la compagnia potrebbe rifiutarsi di farlo. Oggi ogni azienda ha la propria “lista nera”. Ciò significa che una persona può risultare cattivo pagatore per una compagnia e non per l’altra.
- Alcuni provider possono arrivare a negare il contratto anche qualora solo un componente del nucleo famigliare sia stato segnalato in passato.
- Le compagnie possono anche condividere il loro database. Il Garante per la Privacy, nel 2015, ha dato il suo benestare alla realizzazione di un database condiviso e accessibile a tutte le compagnie telefoniche, il S.I.Mo.I.Tel., nel quale potranno essere iscritti tutti quei clienti seriali che intenzionalmente non pagano bollette per un valore complessivo di 150 euro. Quando il registro sarà attivo, i cosiddetti “turisti telefonici” avranno vita dura.
- Se invece il numero di bollette non saldate aumenta e il cliente non dà seguito alle segnalazioni della compagnia telefonica, questa potrebbe decidere di limitare o interrompere il servizio erogato.
- Se questo non bastasse, dopo le opportune comunicazioni e tentativi di conciliazione, l’operatore potrebbe decidere di passare la pratica ad una società di recupero crediti.
- Nei casi più gravi, quando gli importi arretrati sono importanti, il provider potrebbe addirittura presentare un ricorso al giudice competente e ottenere un decreto ingiuntivo che, qualora ignorato, può dar vita ad una esecuzione forzata dei beni del debitore; si tratta però di una strada molto lunga e costosa, pertanto quasi mai praticata.
- Se si è finiti nella black list dell’operatore la soluzione è una sola, saldando le bollette arretrate, maggiorate dagli interessi, si può tornare nella white list. Le tempistiche variano da gestore a gestore, ma potrebbero non essere brevissime ed è bene considerare che alcune compagnie potrebbero comunque decidere di lasciare il cliente nella black list aziendale dei soggetti con cui non si vuole avere più rapporti.
- Il S.I.Mo.I.Tel avrà invece delle regole diverse. I dati dei clienti segnalati saranno conservati per 36 mesi e, superato questo termine, verranno automaticamente cancellati. Coloro che invece regolarizzeranno la loro posizione prima, avranno diritto ad essere eliminati dal registro entro sette giorni lavorativi.
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