07 Maggio 2018
Surroghe, le banche fanno nuove offerte e si rinnova l’interesse
Dopo mesi di continua contrazione, nel corso del primo trimestre di quest’anno sembra stabilizzarsi il peso della domanda di mutui con finalità surroga quanto meno sul canale online.
Il rinnovato interesse da parte di privati e famiglie per mutui con finalità di surroga sembra dovuto a tassi di riferimento Irs (per i mutui a tasso fisso) a livelli sempre molto contenuti. E, ancora, all’introduzione da parte di numerosi istituti di credito di nuove offerte di mutuo di surroga a tassi vantaggiosi e allettanti. Ma ecco in otto punti le più significative tendenze che emergono dalla nuova edizione della Bussola Mutui, il bollettino trimestrale, firmato Crif e MutuiSupermarket.it.
- Il peso delle surroghe nel primo trimestre di quest’anno pesa il 29% del totale richieste raccolte sul canale internet (canale che è una vera e propria cartina tornasole per questo segmento), un valore paragonabile al 27% rilevato nel IV trimestre 2017 ma ben al di sotto dei picchi degli anni precedenti.
- Nel primo trimestre 2018 i richiedenti sul canale internet di mutui con finalità surroga hanno scelto nel 70% dei casi mutui a tasso fisso, contro un 67% del precedente trimestre.
- Chi chiede un mutuo di surroga ha un’anzianità superiore rispetto alla media dei nuovi richiedenti mutuo. Un terzo delle surroghe su internet è chiesto da chi ha un’età tra i 36 e i 45 anni (36%). La classe di età 26-35 anni aumenta di importanza passando dal 17% del totale richieste su internet del primo trimestre 2017 al 25% nel primo trimestre 2018.
- Il forte calo della richiesta di surroga nel 2017, porta ad un significativo rallentamento dei nuovi flussi di mutui erogati: nel quarto trimestre 2017 i dati Banca d’Italia evidenziano una contrazione dei nuovi flussi pari al -11,5% rispetto al quarto trimestre 2016. Per l’intero anno 2017 la dinamica delle nuove erogazioni evidenzia quindi flussi in contrazione del -3,1% rispetto al 2016.
- Nel primo trimestre 2018 si rileva un’interessante riduzione degli spread medi di offerta per mutui a tasso variabile e mutui a tasso fisso: per una operazione di mutuo di 140mila euro, durata 20 anni, valore immobile 220mila euro, la media trimestrale dei migliori spread per mutui a tasso variabile si riduce dall’1,0% del quarto trimestre 2017 allo 0,7% del primo trimestre 2018. Sullo stesso periodo, la media dei migliori spread per mutui a tasso fisso diminuisce dallo 0,3% avvicinandosi a valori prossimi allo zero.
- Sul fronte del mercato immobiliare, i dati dell’Agenzia delle Entrate mostrano sul quarto trimestre 2017 una crescita del numero delle compravendite (+6,3%), che arrivano a quota 550 mila con un incremento su base annua del +4,9%, rappresentando il quarto anno consecutivo di incremento volume degli scambi.
- I prezzi degli immobili forniti in garanzia al mutuo, nel I trimestre 2018, segnano una nuova contrazione pari al -3,9%. In particolare, a trainare il calo sono gli immobili usati, con un -3,5%. Il prezzo dei nuovi immobili mostra dinamiche positive segnando un incoraggiante seppur modesto +0,9%.
- Approfondendo il trend dei prezzi sul primo trimestre 2018, la contrazione maggiore si registra nel Nord Ovest, con un -3,9%, mentre nel Nord Est e Sud e Isole si registrano riduzioni rispettive del -2,8% e -1,6%; l’area Centro, infine, registra un positivo +1,4%.
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